DAL – Dizionario dell’antico lombardo
Das Altlombardische Wörterbuch (Dizionario dell’antico lombardo – DAL) ist als ein Instrument für die lexikalische Untersuchung der mittelalterlichen und frühneuzeitlichen Varietäten der Lombardei konzipiert; damit bildet es ein umfangreiches Forschungsprojekt zur Sprachgeschichte der Region von den ersten Textzeugnissen bis zur Durchsetzung einer für ganz Italien gültigen literatursprachlichen Norm. Die regionale Ausrichtung, die Berücksichtigung soziolinguistischer Dynamiken und der weite diachronische Rahmen unterscheiden das DAL substanziell von anderen lexikographischen Unternehmungen zum älteren Italienischen wie dem LEI oder dem TLIO.
Wesentlich ist die philologisch-linguistische Fundierung des Projekts: Grundlage des Wörterbuchs bildet ein Textkorpus, das die volkssprachlichen Texte aus dem Bereich des Westlombardischen (dem Einflußgebiet Mailands) für den Zeitraum von ca. 1250 bis ca. 1550 umfasst. Das Korpus enthält sämtliche bekannten Texte bis zum Ende des 14. Jahrhunderts, für die Textproduktion des 15. und 16. Jahrhunderts (insbesondere für die frühen Drucke) wird eine Auswahl zu treffen sein. Das Korpus als die Arbeitsgrundlage soll – zunächst nur für den internen Gebrauch – nach und nach elektronisch bereitgestellt werden. Die einzelnen Wörterbuchartikel sollen die diatopische, diastratisch-diaphasische und diachrone Differenzierung des lombardischen Wortschatzes abbilden. Hierzu ist nicht nur eine Lokalisierung und Datierung der Texte des Korpus, sondern ebenso eine präzise Analyse ihrer diskurstraditionellen und sozialen Zugehörigkeit zu leisten.
Ein innovativer Ansatz des DAL liegt in dem breiten Raum, der grammatischen Fragen eingeräumt wird: Besondere Berücksichtigung finden die syntagmatische Dimension des Lexikons (etwa formelhafte Elemente), die Wortbildung und die sogenannten grammatischen Wörter, wie Pronomina, Präpositionen und Konjunktionen, für die – auf der Grundlage der Korpusdokumentation – jeweils auch die Gebrauchskontexte und die syntaktischen Funktionen angegeben werden sollen.
Das DAL soll somit ein Instrument werden,
- das die Lektüre der Texte und die Analyse des Sprachgebrauchs eines wohl definierten kulturellen Raums erlaubt;
- das ein Bündel von Varietäten abbildet, die sich zwischen lokaler Verhaftung und überregionalem Anspruch bewegen: Beschrieben wird damit das sprachliche Repertoire der Lombardei in seiner Zusammensetzung und in seinem Wandel über einen Zeitraum von drei Jahrhunderten;
- das ausgehend vom Wortschatz semantische, morphologische und syntaktische Strukturen verzeichnet, und das solchermaßen die Regeln und die Mechanismen erhellt, nach denen die Wörter in der Sprache und in den Texten funktionieren.
Das DAL ist als ein evolutives Wörterbuch konzipiert, es soll nach und nach online bereitgestellt werden; in der Folge ist eine Papierausgabe geplant. Nach dem Vorbild des Dictionnaire étymologique de l’ancien français (DEAF) soll das DAL, ausgehend von einer ausführlichen kritischen Bibliographie des Textkorpus und der einschlägigen Forschungsliteratur, zu einer Forschungsstelle für das Altlombardische und seine Texte werden.
Das DAL wird gemeinsam verantwortet von Prof. Dr. Elisa De Roberto (Università Roma Tre), Dr. Stephen Dörr (Akademie der Wissenschaften, Heidelberg) und Prof. Dr. Raymund Wilhelm (Alpen-Adria-Universität Klagenfurt). Hauptsitz des Projekts ist das ZRM – Zentrum für Romanistische Mediävistik (Institut für Romanistik, Klagenfurt).
Für eine erste Darlegung der Ziele und der lexikographischen Kriterien des DAL sei verwiesen auf:
Elisa De Roberto / Stephen Dörr / Raymund Wilhelm, Per un Dizionario dell’Antico Lombardo (DAL): lessicografia, filologia e sociolinguistica storica, in Etimologia e storia di parole. Atti del XII Convegno dell’ASLI (Firenze, Accademia della Crusca, 3-6 novembre 2016), Firenze, Cesati, im Druck.
Il Dizionario dell’antico lombardo (DAL) è pensato come strumento per l’indagine lessicale sulle varietà linguistiche presenti nella Lombardia del medioevo e della prima età moderna. In tal senso il DAL costituisce un ampio progetto di ricerca sulla storia linguistica della regione, dai primi testi volgari fino all’imporsi di una norma letteraria comune a tutta la penisola. Per l’impostazione regionale, per l’attenzione alle dinamiche sociolinguistiche e per l’ampio arco diacronico considerato, il DAL si distingue in forma sostanziale da altre imprese lessicografiche pure rivolte alle varietà antiche (come il LEI e il TLIO).
Decisivo è il fondamento filologico-linguistico del progetto: la base empirica del dizionario è costituita da un corpus testuale comprendente i testi volgari della Lombardia occidentale (la zona di irradiamento di Milano) per un periodo che va dal 1250 circa al 1550 circa. Il corpus raccoglie tutti i testi noti fino alla fine del Trecento, mentre opererà selettivamente nell’àmbito della produzione quattro- e cinquecentesca (specialmente per quel che riguarda i testi a stampa). Il corpus, che è la base del lavoro, sarà man mano allestito in forma elettronica, in un primo tempo solo per l’uso interno. I singoli articoli dovranno rappresentare la differenziazione del lessico lombardo a livello diatopico, diastratico-diafasico e diacronico. A tale scopo si opererà non solo una localizzazione e una datazione dei testi del corpus ma, nello stesso tempo, un’analisi dettagliata della loro appartenenza a precisi àmbiti sociali e a determinate tradizioni discorsive.
L’approccio innovativo del DAL si traduce pure nell’ampio spazio dedicato a questioni di ordine grammaticale: una particolare attenzione sarà rivolta alla dimensione sintagmatica del lessico (e in particolare alla formularità), alla formazione delle parole e alle cosiddette parole grammaticali, come i pronomi, le preposizioni e le congiunzioni, di cui, sulla scorta della documentazione offerta dal corpus, si tratterà di specificare volta per volta i contesti d’uso e le funzioni sintattiche.
In questo modo il DAL sarà uno strumento in grado di
- agevolare la lettura dei testi e l’analisi degli usi linguistici di uno spazio culturale ben circoscritto;
- fotografare un insieme di varietà linguistiche situate fra condizionamento municipale e ambizione sovraregionale: oggetto d’analisi è la composizione e l’evoluzione del repertorio linguistico lombardo nel corso di tre secoli;
- analizzare sulla base del lessico strutture semantiche, morfologiche e sintattiche, illuminando in tal modo le regolarità e i meccanismi che guidano il funzionamento delle parole nella lingua e nei testi.
Il DAL è concepito come un dizionario elettronico: una volta completate le voci verranno progressivamente rese disponibili online; in seguito si provvederà a una pubblicazione cartacea. Sul modello del Dictionnaire étymologique de l’ancien français (DEAF), il DAL rappresenterà – a partire dalla dettagliata bibliografia critica del corpus testuale – un centro per la ricerca sul lombardo antico e sui suoi testi.
Il DAL è diretto paritariamente da Elisa De Roberto (Università Roma Tre), da Stephen Dörr (Akademie der Wissenschaften, Heidelberg) e da Raymund Wilhelm (Alpen-Adria-Universität Klagenfurt). Sede principale del progetto è lo ZRM – Zentrum für Romanistische Mediävistik (Institut für Romanistik, Klagenfurt).
Per una prima presentazione degli obiettivi e dei criteri lessicografici seguiti nel DAL si rimanda a
Elisa De Roberto / Stephen Dörr / Raymund Wilhelm, Per un Dizionario dell’Antico Lombardo (DAL): lessicografia, filologia e sociolinguistica storica, in Etimologia e storia di parole. Atti del XII Convegno dell’ASLI (Firenze, Accademia della Crusca, 3-6 novembre 2016), Firenze, Cesati, in corso di stampa.
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